Cosi deve essere il Sudan questa una famiglia di Port Sudan
/ Il Cairo, al Bashir discute iniziative pace con Mubarak
Presidente sotto minaccia di mandato arresto del Cpi
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22 ore fa da APCOM
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Il Cairo, 22 feb. (Apcom) - Il presidente del Sudan, Omar al Bashir, è arrivato al Cairo per colloqui con il suo omologo Hosni Mubarak sugli sforzi di pace in Darfur. Lo ha indicato una fonte aeroportuale. La visita di al Bashir, sotto minaccia di un mandato di arresto della Cpi (Corte penale internazionale) per crimini di guerra, arriva dopo l'accordo di Doha tra un gruppo ribelle del Darfur e Khartoum in vista di una cessazione delle ostilità nella provincia in preda alla guerra civile.
Mubarak e al Bashir discuteranno le "iniziative per una soluzione della crisi in Darfur e l'applicazione dell'accordo di pace globale" che ha messo fine alla guerra civile nel sud del Sudan, secondo gli organi di informazione ufficiali egiziani. "La visita si inserisce nel quadro delle consultazioni che l'Egitto conduce con stati vicini del Sudan e i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu per creare un clima propizio in una soluzione politica globale alla crisi nel Darfur", ha detto il ministro degli Esteri, Ahmed Aboul Gheit.
Il Sudan, sostenuto dall'Unione africana e dalla Lega araba, vuole il rinvio di un anno dell'emissione del mandato di arresto internazionale contro il presidente al Bashir per organizzare la pace in Darfur, regione dell'ovest del Sudan in preda alla guerra civile da sei anni. Khartoum ha al contempo avvertito che un mandato di arresto avrebbe conseguenze negative sulla situazione in Darfur e in Sudan in generale.
Presidente sotto minaccia di mandato arresto del Cpi
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Il Cairo, 22 feb. (Apcom) - Il presidente del Sudan, Omar al Bashir, è arrivato al Cairo per colloqui con il suo omologo Hosni Mubarak sugli sforzi di pace in Darfur. Lo ha indicato una fonte aeroportuale. La visita di al Bashir, sotto minaccia di un mandato di arresto della Cpi (Corte penale internazionale) per crimini di guerra, arriva dopo l'accordo di Doha tra un gruppo ribelle del Darfur e Khartoum in vista di una cessazione delle ostilità nella provincia in preda alla guerra civile.
Mubarak e al Bashir discuteranno le "iniziative per una soluzione della crisi in Darfur e l'applicazione dell'accordo di pace globale" che ha messo fine alla guerra civile nel sud del Sudan, secondo gli organi di informazione ufficiali egiziani. "La visita si inserisce nel quadro delle consultazioni che l'Egitto conduce con stati vicini del Sudan e i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell'Onu per creare un clima propizio in una soluzione politica globale alla crisi nel Darfur", ha detto il ministro degli Esteri, Ahmed Aboul Gheit.
Il Sudan, sostenuto dall'Unione africana e dalla Lega araba, vuole il rinvio di un anno dell'emissione del mandato di arresto internazionale contro il presidente al Bashir per organizzare la pace in Darfur, regione dell'ovest del Sudan in preda alla guerra civile da sei anni. Khartoum ha al contempo avvertito che un mandato di arresto avrebbe conseguenze negative sulla situazione in Darfur e in Sudan in generale.
No al uscisione al fratelli che servano come addetti ONG umanitari.............azim
DARFUR: UCCISI DUE OPERATORI UMANITARI SUDANESI, 4 FERITI
(AGI) - Nyala, 23 feb. - Due addetti umanitari sudanesi sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco nel sud del Darfur, dove lavoravano per conto dell'organizzazione assistenziale francese 'Aide Medicale Internationale': lo hanno reso noto fonti dell'Unamid, la Missione congiunta d'interposizione delle Nazioni Unite e dell'Unione Africana nella tormentata regione occidentale del Sudan, secondo cui l'imboscata letale risale a sabato sera, anche se ne e' stata data notizia soltanto adesso. Le vittime sono state assalite all'imbrunire mentre stavano percorrendo a bordo di un fuoristrada una zona remota che si estende un'ottantina di chilometri a nord-est di Nyala, capoluogo della provincia del Darfur Meridionale: ancora di recente e' stata teatro di nuovi combattimenti tra ribelli e forze governative. Gli aggressori, in tutto 24 persone, sono comparsi all'improvviso, a dorso di cavalli e cammelli: particolare che induce a pensare si trattasse di comuni banditi, sebbene non possa escludersi l'ipotesi secondo cui potrebbero essere stati i temuti 'janjaweed', i miliziani ultra-islamici alleati del regime di Khartoum, e dediti alla sistematica persecuzione delle popolazioni locali, di fede animista o cristiana. Nella sparatoria sono rimasti feriti almeno quattro civili. Poco prima gli assalitori avevano intercettato e saccheggiato un camion: quando hanno visto arrivare il veicolo dei due operatori, non hanno esitato a crivellarli di proiettili. Nella regione la tensione si e' ulteriormente acuita in vista dell'eventuale emissione di un mandato di cattura internazionale per crimini di guerra a carico di Omar Hassan Ahmad al-Bashir, presidente del Paese africano, da parte dei giudizi della Corte Penale Internazionale dell'Aja.
(AGI) - Nyala, 23 feb. - Due addetti umanitari sudanesi sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco nel sud del Darfur, dove lavoravano per conto dell'organizzazione assistenziale francese 'Aide Medicale Internationale': lo hanno reso noto fonti dell'Unamid, la Missione congiunta d'interposizione delle Nazioni Unite e dell'Unione Africana nella tormentata regione occidentale del Sudan, secondo cui l'imboscata letale risale a sabato sera, anche se ne e' stata data notizia soltanto adesso. Le vittime sono state assalite all'imbrunire mentre stavano percorrendo a bordo di un fuoristrada una zona remota che si estende un'ottantina di chilometri a nord-est di Nyala, capoluogo della provincia del Darfur Meridionale: ancora di recente e' stata teatro di nuovi combattimenti tra ribelli e forze governative. Gli aggressori, in tutto 24 persone, sono comparsi all'improvviso, a dorso di cavalli e cammelli: particolare che induce a pensare si trattasse di comuni banditi, sebbene non possa escludersi l'ipotesi secondo cui potrebbero essere stati i temuti 'janjaweed', i miliziani ultra-islamici alleati del regime di Khartoum, e dediti alla sistematica persecuzione delle popolazioni locali, di fede animista o cristiana. Nella sparatoria sono rimasti feriti almeno quattro civili. Poco prima gli assalitori avevano intercettato e saccheggiato un camion: quando hanno visto arrivare il veicolo dei due operatori, non hanno esitato a crivellarli di proiettili. Nella regione la tensione si e' ulteriormente acuita in vista dell'eventuale emissione di un mandato di cattura internazionale per crimini di guerra a carico di Omar Hassan Ahmad al-Bashir, presidente del Paese africano, da parte dei giudizi della Corte Penale Internazionale dell'Aja.
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