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Sudan, scontri tra esercito e ribelli bloccano aiuti alimentari Onu nel Darfur
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2 ore fa da PEACE REPORTER
Secondo le stime delle Nazioni Unite, almeno centomila persone sono prive degli aiuti umanitari da settimane nella sola regione montuosa di Jabel Marra - Le Nazioni Unite riferiscono che sarebbero almeno centomila le persone prive da settimane degli aiuti alimentari nella zona montuosa del Jabel Marra, in Darfur. Il coordinatore degli aiuti Onu in Sudan ha detto che le operazioni umanitarie sono sospese da alcune settimane, a causa delle tensioni tra reparti dell'esercito di Khartoum e formazioni ribelli. L'Onu è preoccupata soprattutto per l'avvicinarsi della stagione secca, il periodo dell'anno in cui la scarsità d'acqua è massima.
18/04/2010 - 21:55
Elezioni in Sudan, dubbi sulla democrazia
Polemiche confermate sulla tornata di elezioni politiche e amministrative in Sudan, svoltesi dal 11 al 15 aprile. Gli standard democratici non sono stati rispettati, sotto accusa le aperture non simultanee dei seggi, la scomparsa di schede e gli errori nelle liste.
Nel paese in cui si vive una oppressiva spaccatura fra nord e sud, un accordo di pace ormai alla deriva e una tragedia umanitaria con morti e profughi nel vicino Darfur, si pagano le conseguenze di dubbie elezioni e ci si prepara al referendum del gennaio 2011.
Accusato di crimini contro l’umanità, il Presidente Omar al-Bashir pare sia stato confermato, anche perchè il suo partito, l’NPD, ha fatto quadrato per proteggere il potere ottenuto con lui. Martedì prossimo sono attesi i risultati,ma già le schede scrutinate nei pochi distretti indicano delle percentuali favorevoli tra l’88% e il 94% dei suffraggi.
Il ritiro degli avversari Asser Arman del Movimento Popolare per la liberazione del Sudan e Sadek al Mahdi, ex Primo ministro e leader del partito Umma, non hanno portato a uno slittamento dopo le difficoltà nello svolgimento della campagna elettorale e per gli scontri avvenuti tra il governo sudanese e il Jem, pagati con la morte dalla popolazione. Improbabile che la richiesta di Abdelaziz Khaled, uno dei principali esponenti dell’opposizione, di annullare l’esito delle elezioni.
Elezioni che non sono neanche state monitorate dagli osservatori internazionali perchè, come sottolineato da Veronique De Kayser, capo osservatori per l’Unione europea, “Ho deciso di tornare indietro con tutta la squadra che era con me. E’ triste dover lasciare questa regione così travagliata, ma sapevo, venendo qui per osservare le elezioni, che sarebbe stato impossibile farlo in maniera credibile“.
In queste condizioni, il referendum è sempre più in dubbio considerando che Al Bashir conta sul rallentamento del processo referendario non per preservare l’unità del Paese, ma per alimentare le tendenze secessioniste del Splm impreparato a governare un Sud Sudan totalmente indipendente e avvantaggiarsi dall’instabilità.
di Fabiana Galassi
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Peace Reporter Sudan, fighting between army and rebels stop UN food aid in Darfur posted 2 hours ago from PEACE REPORTER According to UN estimates, at least one hundred thousand people are deprived of humanitarian aid for weeks alone in the mountainous region of Jabel Marra - The United Nations reports that at least one hundred thousand people would be free weeks of food aid in the mountainous region of Jabel Marra, Darfur . The UN aid coordinator in Sudan said that humanitarian operations are suspended for several weeks, because of tensions between army units and formations of Khartoum rebels. The UN is particularly concerned by the approach of the dry season, the time of year when water scarcity is greatest. 18/04/2010 - 21:55 Elections in Sudan, doubts about democracy Confirmed the round of controversy and local elections in Sudan, held April 11 to 15. Democratic standards were not met, accused the simultaneous openings of the seats, the disappearance of cards and errors in the lists. In the country where you live an oppressive division between north and south, a peace agreement now adrift and a humanitarian tragedy with deaths and refugees in neighboring Darfur, you pay the consequences of dubious elections and prepare the referendum of January 2011. Accused of crimes against humanity, President Omar al-Bashir seems to have been confirmed, partly because his party, the NPD has made square to protect the power granted to him. Results are expected next Tuesday, but already the votes counted in the few districts indicate the percentages of favorable 88% and 94% of suffrage. The withdrawal of opponents Asser Arman's Popular Movement for the Liberation of Sudan and Sadek al Mahdi, former Prime Minister and leader of the Umma party, did not lead to a shift after struggling in the election campaign and the clashes between the government Sudan and the JEM, paid with death by the people. Unlikely that the request for Khaled Abdelaziz, a leading opposition figures, to annul the election results. Elections, were not monitored by international observers because, as pointed out by Veronique De Keyser, chief observer for the European Union, "I decided to go back with the team that was with me. It 'sad to leave this region so troubled, but I knew coming here to observe the elections, it would be impossible to do so in a credible manner. " Under these conditions, the referendum is increasingly in doubt, considering that Al Bashir has slowdown on the referendum process is not to preserve the unity of the country, but to fuel secessionist tendencies of the SPLM unprepared to govern a fully independent South Sudan and to benefit from ' instability. Fabiana Galassi
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