Friday, 10 July 2009

I.court


07/07/2009 stampainvia
In appello l'incriminazione del Presidente del Sudan Bashir per genocidio condividi
I procuratori della Corte Penale Internazionale appellano la decisione di non incriminare il presidente del Sudan per genocidio
La corte ha emesso un mandato di cattura per Omar al-Bashir incriminandolo in marzo per crimini di guerra e crimini contro l’umanità.
I giudici tuttavia hanno ritenuto che non ci fossero sufficienti prove a sostegno delle tre incriminazioni per genocidio in Darfur.La scorsa settimana durante il summit dell'Unione Africana, i leader africani hanno dichiarato che poichè le loro richieste al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di ritardare l’incriminazione di Bashir sono state ignorate, non collaboreranno all’arresto del presidente del Sudan.Il procuratore capo della Corte Penale Internazionale Luis Moreno-Ocampo si trova ora in Etiopia a colloquio con i leader dell’Unione Africana.Luis Moreno-Ocampo, Procuratore capo, che porta avanti l’incriminazione per genocidio del presidente del Sudan, afferma nel proprio appello depositato lunedì di aver presentato “numerose e dettagliate prove sulla mobilitazione dell’intero apparato sudanese allo scopo di distruggere una parte sostanziale dei gruppi etinci Fur, Masalit e Zaghawa nella regione del Darfur in oltre sei anni”.Bashir si è dichiarato innocente rispetto a tutte le incriminazioni affermando che l’unica responsabilità dello Stato è quella di aver combattuto la ribellione armata in Darfur nel 2003.Le Nazioni Unite dichiarano che a quel’epoca sono morte 300.000 persone e oltre due milioni sono state costrette ad abbandonare le proprie case.Moreno-Ocampo ha fatto istanza anche per altri due mandati di cattura di tre comandanti dei ribelli in Darfur.
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