Friday, 26 February 2010

War is Over, thanks god.

Roma, 11:17
DARFUR:CONTINGENTE ITALIANO PREVISTO PASSA DA 3 A 103 UNITA'
E' stato aumentata la consistenza del contingente italiano che andrà a sostenere Unamid, la missione Onu incaricata di mantenere la stabilità nel Darfur e vigilare sull'accordo di pace del 2004 nella regione occidentale del Sudan. La relazione tecnica allegata al decreto-legge dell'1 gennaio 2010 sulle missioni internazionali, disponibile sul sito del Parlamento, prevede un incremento di 100 unità. Si passa, dalle 3 unità previste nel decreto-legge n. 152 del 2009 alle 103 attualmente previste .


Firmato un accordo dopo un negoziato in cui è statofondamentale il lavoro della Comunità di Sant'Egidio
Sudan, l'annuncio di Bashir"La guerra nel Darfur è finita"
di DANIELE MASTROGIACOMO

Omar al Beshir
"LA GUERRA nel Darfur è finita". Al termine di un discorso tenuto a El-Facher, la capitale storica della regione diventata tristemente famosa per il più spaventoso genocidio di questo secolo, il presidente sudanese Omar al-Bashir annuncia ciò che il mondo attendeva da sette anni. Non si tratta di una dichiarazione di principio o solo di un efficace slogan legato alle imminenti elezioni politiche e referendarie in uno dei più grandi stati dell'Africa araba. La fine di una guerra spietata che ha provocato 450 mila morti e la diaspora di almeno un milione di uomini, donne e bambini, arriva al termine di una trattativa lunga e complessa che ha visto come abili mediatori la Comunità di Sant'Egidio. Il negoziato ha portato ad un accordo siglato ieri a Doha, nel Qatar, tra il Jem (Giustizia e uguaglianza), uno dei due principali gruppi di ribelli e il governo di Khartoum. Ma è stata la liberazione di 57 combattenti a sancire l'inizio di una svolta su cui punta tutta la comunità internazionale.I militanti del Jem, rinchiusi in carcere e condannati a morte, sono stati graziati e poi rilasciati nelle prime ore del pomeriggio. "Abbiamo aumentato dal 30 al 50 per cento il numero delle persone liberate", ha spiegato il ministro della Giustizia. "Oggi abbiamo scarcerato 57 prigionieri, dei quali 50 erano stati condannati alla pena capitale, cinque all'ergastolo e altri due ancora oggetto di un'inchiesta". I detenuti erano stati catturati durante una violenta incursione a Omdurman, città gemella di Khartoum nel maggio del 2008. I ribelli del Jem erano stati respinti dalla forze di sicurezza dopo una serie di scontri che aveva provocato 220 morti. Tutti i militanti catturati erano stati giudicati e poi condannati a diverse pene: 105 di questi a morte. Ma per essere eseguite, le condanne dovevano essere confermate in appello e poi dall'Alta corte sudanese e infine controfirmate dal presidente al-Bashir. Negli ultimi sei mesi, anche per le forti pressioni internazionali e per il mandato di cattura per crimini di guerra e contro l'umanità spiccato dalla Corte del Tribunale internazionale de l'Aja nei confronti del presidente sudanese, le parti in conflitto avevano iniziato una serie di colloqui informali. Le necessità di pacificare il Darfur e di arrivare ad una soluzione negoziata di una guerra che prosegue dal 26 febbraio 2003 erano soprattutto legate alle elezioni che si tengono ad aprile e al referendum fissato nel gennaio del 2011 in Sudan: deciderà sulla richiesta di indipendenza delle regioni meridionali del paese, ricche di materie prime e di petrolio. Una vera bomba politica.
Stando ai sondaggi e alle opinioni di numerosi osservatori, l'esito della consultazione mette a rischio l'unità del Sudan. Prospettiva che il presidente Omar al-Bashir non si può permettere e che può affrontare solo con le carte in regola. La pace in Darfur è un ottimo inizio. Per ricostituirsi l'immagine internazionale, mitigare l'iniziativa della Corte de l'Aja decisa ad accusarlo anche di genocidio e spostare i 200 mila soldati verso le regioni del sud che puntano alla secessione. Così, grazie soprattutto alla lenta ma costante mediazione della Comunità di Sant'Egidio, spesso artefice in passato di accordi considerati impossibili, Sudan e ribelli hanno raggiunto un'intesa di pace che getta le premesse per un futuro diverso per milioni di disperati. "La crisi è finita", ha spiegato il presidente, "la guerra in Darfur si è conclusa. La lotta delle armi è finita, quello dello sviluppo comincia", ha insistito con rinnovata enfasi. "Tutti gli sforzi concentrati per la guerra nel Sud, nel Darfur e nell'Est da oggi saranno consacrati allo sviluppo". L'accordo siglato a Doha prevede una tregua dei combattimenti fino al 15 marzo, quando verrà firmata la pace definitiva. La Comunità di Sant'Egidio è comunque soddisfatta. "Il fatto che Ciad e Sudan si siano riavvicinati", osservano nella sede di Trastevere a Roma, "è stato determinante. Ha accelerato le fasi del negoziato. Si sa che il Jem era il gruppo realmente armato e protetto dal Ciad". Nonostante l'ottimismo, i mediatori restano comunque cauti. "Quello di ieri non è un accordo definitivo", rammenta Vittorio Scelzo, l'emissario di Sant'Egidio che ha seguito tutte le trattative. "Sono stati siglati i principi di fondo, richiesti da tutte le parti in causa: compensazioni economiche e l'unificazione delle tre regioni nello stato del Darfur. Diciamo che con questo accordo, il presidente al-Bashir ha iniziato la sua campagna elettorale. Ma temiamo che altri gruppi rimasti fuori dall'intesa faranno sentire la loro voce, e probabilmente le loro armi, nei prossimi giorni". Il tempo stabilirà se alle dichiarazioni ufficiali seguiranno gli impegni concreti.
Io ci credo ma per la Slm sara per la prossima trattativa ora vedano e credano, piu tosto che dobbiamo levare quelli che stano dentro le tedaggi di costruzione di cartone diamo loro una casa dignetosa e poi sicurezza .....................................Abdelazim Gomaa
Inizio modulo
Fine modulo
Traduzione da Italiano verso Arabo Visualizza caratteri romani
الغجر ، 11:17 دارفور : حصة الإيطالي المقدمة الخطوات 3 حتي 103 وحدة ' هاء 'زاد من الاتساق في الكتيبة الايطالية هو الذهاب الى دعم العملية المختلطة ، وبعثة الامم المتحدة المكلفة الحفاظ على الاستقرار في دارفور وعلى ضمان السلام لعام 2004 في المنطقة الغربية من السودان. التقرير التقني المرفقة بهذا المرسوم بالقانون رقم من 1 كانون الثاني عام 2010 بشأن البعثات الدولية ، وهي متاحة على موقع البرلمان ، ويوفر أي بزيادة قدرها 100 وحدة. فقد ذهب في الفترة من 3 وحدات المنصوص عليها في المرسوم بقانون 152 من عام 2009 إلى 103 في الوقت الحالي. بعد توقيع اتفاق في المفاوضات التي كان من العمل الأساسي للجماعة سانت إيجيديو السودان ، اعلان البشير "الحرب في دارفور قد انتهت" من دانييلي ماستروجياكومو عمر البشير "الحرب في دارفور قد انتهت". بعد أن ألقى كلمة في جريدة FÄCHER ، العاصمة التاريخية للمنطقة أصبحت سيئة السمعة للإبادة جماعية أفظع من هذا القرن ، والرئيس السوداني عمر البشير أعلن ما من العالم تنتظر منذ سبع سنوات. ليس هذا البيان من حيث المبدأ أو مجرد شعار ربط فعالة للانتخابات والاستفتاءات العامة المقبلة في واحدة من أكبر الدول العربية الأفريقية. نهاية حربا لا هوادة فيها التي تسببت في وفاة 450 ألف والشتات ما لا يقل عن مليون من الرجال والنساء والأطفال ، وصلوا بعد مفاوضات طويلة ومعقدة ، التي شهدت كوسطاء المهرة ، وجماعة سانت إيجيديو. وأسفرت المفاوضات عن اتفاق تم توقيعه أمس في الدوحة ، دولة قطر ، وبين حركة العدل والمساواة (العدل والمساواة) ، واحدة من الجماعتين المتمردتين الرئيسيتين وحكومة الخرطوم. ولكنه كان الافراج عن 57 مقاتلا لإرساء بداية نقطة تحول والتي على المجتمع الدولي بأسره. المسلحين من حركة العدل والمساواة ، وتخوض في السجن وحكم عليه بالإعدام ، وتم العفو عنهم ثم أفرج عنه في وقت مبكر من بعد ظهر اليوم. وقال "لقد زادت من 30 إلى 50 في المئة من عدد الاشخاص الذين افرج عنهم" وقال وزير العدل. "لدينا اليوم سراح 57 سجينا ، من بينهم 50 شخصا حكم عليهم بالاعدام وخمسة بالسجن المؤبد واثنين آخرين لا تزال قيد التحقيق. المعتقلين اعتقلوا خلال غارة عنيفة على مدينة أم درمان ، المدينة التوأم للخرطوم في مايو 2008. متمردو حركة العدل والمساواة قد صدت من قبل قوات الأمن بعد سلسلة من الاشتباكات التي تسببت في 220 حالة وفاة. القبض على جميع المسلحين حوكموا وحكم عليهم ثم لعقوبات مختلفة : 105 منهم حتى الموت. ولكن لكي يكون أداؤها ، ان الاحكام الصادرة ليؤكد لاحقا في الاستئناف من قبل المحكمة العليا وبعد ذلك ومن ثم يصدق عليه الرئيس السوداني البشير. على مدى الأشهر الستة الماضية ، وأيضا نتيجة لضغوط دولية قوية ومذكرة اعتقال بتهمة ارتكاب جرائم حرب وجرائم ضد الإنسانية التي أصدرتها المحكمة في المحكمة الدولية في لاهاي ضد الرئيس السوداني أطراف النزاع قد بدأ سلسلة محادثات غير رسمية. الحاجة الى السلام في دارفور والتوصل إلى تسوية تفاوضية للحرب التي لا تزال 26 شباط / فبراير 2003 كانت تتعلق أساسا الانتخابات التي عقدت في نيسان / ابريل وتعيين الاستفتاء في كانون الثاني 2011 في السودان وسوف تتخذ قرارا بشأن طلب للحصول على استقلال هذه المنطقة جنوب البلاد ، غنية في المواد الخام والنفط. والسياسة قنبلة حقيقية. وفقا لاستطلاعات الرأي وآراء العديد من المراقبين ، ونتائج المشاورات يهدد وحدة السودان. احتمال أن الرئيس عمر البشير لا يستطيع ، وأنه لا يمكن إلا أن التعامل مع هذه البطاقات في النظام. السلام في دارفور هي بداية جيدة. لاستعادة سمعة دولية ، والتخفيف من مبادرة للمحكمة في لاهاي قررت يتهمونه الإبادة الجماعية ، وأيضا لنقل 200 ألف جندي في المناطق الجنوبية التي تقع ضمن الانفصال. لذلك ، والفضل يعود إلى وساطة بطيء ولكنه ثابت في جماعة سانت إيجيديو ، كاتب وغالبا ما يعتبر مستحيلا في الاتفاقات السابقة ، والسودان ، والمتمردين وصلت الى السلام الذي يؤسس لمستقبل مختلف للملايين من الناس اليائسين. "إن الأزمة قد انتهت" ، قال الرئيس "ان الحرب في دارفور قد انتهت. إن النضال من الأسلحة قد انتهت ، لتبدأ التنمية" ، مع انه اصر على التأكيد مجددا. "ان كل الجهود مركزة على الحرب في الجنوب ودارفور وشرق الآن ستكون مكرسة للتنمية." الاتفاق الذي وقع في الدوحة ينص على وقف لاطلاق النار في القتال حتى 15 آذار / مارس عندما يتم توقيع السلام النهائي. وجماعة سانت إيجيديو ويسر. "ان حقيقة ان السودان وتشاد قد جمعت ،" نظرة على الموقع من عصر النهضة في روما ، "كانت حاسمة. المعجل مراحل التفاوض ، ونحن نعرف أن حركة العدل والمساواة بالفعل المسلحة والمحمية مجموعة من تشاد". على الرغم من التفاؤل ، وسطاء لا تزال حذرة. واضاف "ما لم تكن امس الى اتفاق نهائي" ، يتذكر فيكتور Scelzo ، المبعوث سانت إيجيديو ، التي اتبعت جميع المفاوضات. "تم التوقيع على والمبادئ التي تقوم عليها ، المطلوب من جميع الأطراف المعنية : التعويضات الاقتصادية وتوحيد المناطق الثلاث في ولاية دارفور ، ونحن نقول انه مع هذا الاتفاق ، والرئيس البشير بدأ حملته الانتخابية. ولكن الخوف من أن جماعات أخرى لا تزال خارج اوبك سوف يسمع صوتهم ، وربما أسلحتهم في الايام المقبلة ". الطقس هي التي ستحدد ما إذا كانت البيانات سوف تتبع التزامات محددة

No comments: