Tuesday, 3 March 2009

Petro dolari del Beduini per Italia


Petro dollari del Beduini
Post n°314 pubblicato il 03 Marzo 2009 da azimof

I due leader hanno avuto un colloquio di quaranta minuti preceduto da uno scambio di regali: il premier ha regalato al Colonnello un trittico di Murano e Gheddafi ha ricambiato con camicie e capi arabi e, simbolicamente, con due cammelli, accanto ai quali i due si sono poi fatti fotografare. Poi, davanti al Congresso libico, Berlusconi ha invitato formalmente Gheddafi al G8 della Maddalena in quanto presidente dell'Unione africana e ha solennemente chiesto scusa per le colpe del colonialismo: "Ancora e formalmente accuso il nostro passato di prevaricazione sul vostro popolo e vi chiedo perdono", sono state le parole di Berlusconi nel giorno in cui il Parlamento libico ha dato il via libera definitivo all'accordo di amicizia e cooperazione tra Roma e Tripoli firmato lo scorso agosto a Bengasi (e duramente criticato da Amnesty International). "Il passato che con questo trattato vogliamo mettere alla spalle - ha sottolineato Berlusconi tra gli applausi degli presenti - è un passato di cui noi, figli dei figli, sentiamo una colpa di cui chiedervi perdono. Nessun popolo - ha aggiunto il premier - può avere il diritto di sottomettere e governare un altro popolo, sottraendogli la propria cultura e le proprie tradizioni".
Quindi, per sottolineare i nuovi rapporti con la Libia, Berlusconi ha aggiunto che "è un onore per me essere stato invitato il prossimo anno in Libia il 30 agosto, per la Giornata di amicizia tra il popolo italiano e il popolo libico, e sarò lieto di rimanere con voi per festeggiare il quarantesimo anniversario della vostra grande rivoluzione". Calorosa e altrettanto solenne la risposta di Gheddafi: "Accettiamo le scuse dell'Italia" per l'occupazione coloniale "e prego tutti i libici di vincere i propri risentimenti e tendere la mano ai loro amici italiani in un rapporto paritario di rispetto reciproco. Giriamo questa pagina nera - ha concluso Gheddafi - e cominciamo una nuova era". In concreto, "le aziende italiane che intendono operare in Libia avranno da questo momento in poi la priorità rispetto a tutte le altre". Il Colonnello ha anche precisato che, a partire da questo momento, gli italiani che risiedevano nel suo Paese prima dell'espulsione del 1970 potranno liberamente rientrare nel Paese per lavoro o per turismo. "REPUBBLICA"
I SOLDI DEL BEDUINO FANNO GOLLA
Bravo Geddafi ha fatto quello che non e fatto Boutaflegah in quando l'Algeria i Francese hanno uscizo un millioni, ma vediamo perche l'Italia ora ha bisognio di soldi specialmente di Libia e lavoro si no il scaniozzi del aleanza devorebbero stari sitti ora e il DECLINO DELLA EUROPA davanti questa crizi monetaria DOVEVA CORERE AL BEDUINI per resolvre quellche problema - 4.23 % soldi libico per Unicredit quota nella Juventus e cosi via.

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