Una Azienda Italiana legato con il governo Sudanese
Cotratto per costruzione di centrale Electtrica
Operai e impiegati della Franco Tosi stamane alle 10 sono usciti dalla fabbrica e hanno bloccato l'intero traffico attorno a piazza Monumento e al centro della città per oltre un'ora.La manifestazione ha visto praticamente tutti i dipendenti dell'azienda impegnati in questo improvviso sit-in di protesta.
Il presidio - monitorato dagli agenti della Polizia di Stato di Legnano - è da ricondurre alla decisione dei vertici anziedali di collocare 150 dei 580 dipendenti in cassa integrazione. La motivazione? Uno stop dei lavori in Africa (precisamente a Port Sudan) per realizzare una centrale da 370 megawatt. Quindi nei prossimi mesi alcuni dei progetti preventivati verranno meno e un centinaio di lavoratori, impegnati appunto nella realizzazione di questa centrale elettrica, avranno meno da fare. Da qui appunto la decisione della nuova proprietà di aprire una procedura di cassa integrazione ordinaria per 150 dipendenti. Già nei scorsi le Rsu avevano espresso perplessità dal momento che la procedura interesserebbe quasi il doppio dei lavoratori di fatto bloccati dallo stop africano. Ieri sera le organizzazioni sindacali hanno abbandonato il tavolo delle trattative di fronte alla decisione della proprietà di non accettare la loro istanza di diminuire di 50-60 unità il numero dei provvedimenti di cassa integrazione. La protesta dei lavoratori è stata quindi immediata e questa mattina è così andato in scena il presidio che ha creato non pochi problemi al traffico veicolare, deviato in altre strade dagli agenti della Polizia LocaleDa ricordare che la Franco Tosi di Legnano, azienda di punta nella fabbricazione di turbine e impianti industriali, è ora di proprietà del colosso indiano Gammon che detiene il 75% del pacchetto azionario. La quota rimanente è rimasta invece nelle mani dell' attuale proprietario Gianfranco Castiglioni, che ha conservato anche un ruolo di vertice nella Franco Tosi.
Cotratto per costruzione di centrale Electtrica
Operai e impiegati della Franco Tosi stamane alle 10 sono usciti dalla fabbrica e hanno bloccato l'intero traffico attorno a piazza Monumento e al centro della città per oltre un'ora.La manifestazione ha visto praticamente tutti i dipendenti dell'azienda impegnati in questo improvviso sit-in di protesta.
Il presidio - monitorato dagli agenti della Polizia di Stato di Legnano - è da ricondurre alla decisione dei vertici anziedali di collocare 150 dei 580 dipendenti in cassa integrazione. La motivazione? Uno stop dei lavori in Africa (precisamente a Port Sudan) per realizzare una centrale da 370 megawatt. Quindi nei prossimi mesi alcuni dei progetti preventivati verranno meno e un centinaio di lavoratori, impegnati appunto nella realizzazione di questa centrale elettrica, avranno meno da fare. Da qui appunto la decisione della nuova proprietà di aprire una procedura di cassa integrazione ordinaria per 150 dipendenti. Già nei scorsi le Rsu avevano espresso perplessità dal momento che la procedura interesserebbe quasi il doppio dei lavoratori di fatto bloccati dallo stop africano. Ieri sera le organizzazioni sindacali hanno abbandonato il tavolo delle trattative di fronte alla decisione della proprietà di non accettare la loro istanza di diminuire di 50-60 unità il numero dei provvedimenti di cassa integrazione. La protesta dei lavoratori è stata quindi immediata e questa mattina è così andato in scena il presidio che ha creato non pochi problemi al traffico veicolare, deviato in altre strade dagli agenti della Polizia LocaleDa ricordare che la Franco Tosi di Legnano, azienda di punta nella fabbricazione di turbine e impianti industriali, è ora di proprietà del colosso indiano Gammon che detiene il 75% del pacchetto azionario. La quota rimanente è rimasta invece nelle mani dell' attuale proprietario Gianfranco Castiglioni, che ha conservato anche un ruolo di vertice nella Franco Tosi.
No comments:
Post a Comment